#howtodev - I temi di Plasma

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Il metodo più semplice per fare in modo che Plasma abbia un aspetto stupendo e adatto ai tuoi gusti è - sicuramente - lasciare il tema di default, Breeze, e ammirarlo in tutta la sua bellezza.

Nonostante questo, ci sono utenti che apprezzano maggiormente temi terzi tra le centinaia di cui si ha a disposizione sullo store. In KDE siamo inclusivi e accettiamo anche questi utenti.

Ma nel caso tu fossi nella categoria peggiore - gli utenti che vogliono modificare il proprio tema, o crearne uno proprio - ecco una breve guida che dovrebbe aiutarti a realizzare un tema che incontri perfettamente i tuoi gusti estetici.

Cos’è un tema plasma

Un tema plasma personalizza l’aspetto di plasma esclusivamente (il pannello, gli applet, krunner). Le applicazioni seguono un tema diverso e non sono coperte da questa guida.

I temi plasma sono fatti di SVG. Se non sapeste cosa sono gli svg, vi rimando a questa breve guida; in particolare, è supportato un subset di SVG chiamato SVG tiny.

I temi plasma hanno anche un file metadata con varie informazioni riguardo allo stesso.

Infine, l’habitat naturale di questi temi è /usr/share/plasma/desktoptheme/ per i temi globali e ~/.local/share/plasma/desktoptheme/ per i locali. Andate a darci un’occhio, già solo guardando i temi esistenti si impara molto.

Andiamo ora a vedere brevemente questi aspetti.

I Metadati

Il file metadata.desktop risiete nella parent directory del tema e contiene innanzitutto queste informazioni:

[DesktopEntry]
Name=Sonea
Comment=Example Theme

in breve, andiamo a descrivere il nome e il sottotitolo che il tema avrà nelle impostazioni di sistema. Si possono anche localizzare nome e commento:

Name[ar]=نسيم
Name[az]=Breeze
Name[ca]=Brisa
...
Comment[az]=KDE VDG tərəfindən Breeze
Comment[ca]=Brisa, creat pel VDG del KDE
Comment[ca@valencia]=Brisa pel VDG del KDE
...

Dopodiché, si va a definire un po’ di informazioni meno importanti ma comunque comode:

X-KDE-PluginInfo-Author=KDE Visual Design Group
[email protected]
X-KDE-PluginInfo-Name=default
X-KDE-PluginInfo-Version=5.83.0
X-KDE-PluginInfo-Website=https://plasma.kde.org
X-KDE-PluginInfo-Category=
X-KDE-PluginInfo-License=LGPL

Dovrebbe essere qui tutto abbastanza intuitivo: autore, email, versione e così via. Potrebbe invece confondere questa riga:

X-Plasma-API=5.0

Molto semplicemente, stiamo dicendo che questo tema supporta l’api di Plasma, ovvero: potremo (e dovremo!) usare i colori del colorscheme globale negli SVG. Vedremo dopo come questo avviene nella pratica.

[Wallpaper]
defaultWallpaperTheme=Next
defaultFileSuffix=.png
defaultWidth=1920
defaultHeight=1080

In caso volessimo utilizzare uno sfondo in particolare, lo definiamo qui. “Next” è il nome del wallpaper di default in Plasma.

[ContrastEffect]
enabled=true
contrast=0.2
intensity=1.4
saturation=10

Questo è particolarmente importante per i temi che utilizzano la trasparenza. Andiamo a definire contrasto, intensità e saturazione da applicare al di sotto del pannello e degli applet. Andare ad aumentare la saturazione può essere utile per “prendere” il colore dominante sotto il pannello e renderlo più evidente al blur. L’intensitàa può invece aiutare ad avere finestre chiare e leggibili anche su sfondi scuri. Sono valori un po’ difficili da azzeccare, che è perché ho creato un piccolo tool che dovrebbe aiutarvi a gestirli.

[AdaptiveTransparency]
enabled=true

Questa riga attiva le funzionalità di trasparenza adattiva. Semplicemente, l’utente potra scegliere di avere il proprio pannello opaco quando una finestra è massimizzata e trasparente altrimenti.

Va anche supportato a livello di SVG, come vedremo dopo.

File Directory

Le cartelle che un tema può usare sono: widgets/, weather/, icons/, dialogs/, solid/, translucent/, opaque/.

Widgets, Weather, Icons, Dialogs sono le cartelle che contengono gli effettivi SVG.

Invece solid contiene un’altra versione del tema opaca da usare quando una finestra è massimizzata se è attiva la trasparenza adattiva.

Translucent contiene una versione del tema ma da utilizzare quando il contrast effect è abilitato (può essere spento dall’utente).

Opaque contiene una versione opaca e semplificata da usare quando il compositing è disattivo.

I file SVG

Attivate nel vostro editor SVG il pannello per vedere gli id degli elementi.

Intanto, nei vari SVG potrebbero esserci degli hint. Useranno con l’id hint-qualcosa.

Poi, ci sarà il contenuto effettivo, spesso diviso in nove elementi chiamati center, top, topleft, bottomright, right e così via.

A volte questi hanno dei prefissi particolari. Ad esempio, l’aspetto di un elemento quando il mouse è sopra di esso sarà hover-center, hover-top e così via.

Ci sono infine i margini: margin-top, margin-bottom… nel caso senza prefissi, e hover-margin-top, hover-margin-right… con un prefisso. Il comportamento dei margini varia di SVG a SVG.

Principalmente tutti gli SVG sono composti da questi elementi. Utilizzate sempre Breeze come riferimento nel fare il proprio tema; possibilmente modificatene uno esistente, che semplifica molto il processo.

Vi ho anche parlato di supportare il coloscheme. Per far ciò basti utilizzare class="ColorScheme-Background" fill="currentColor" nell’elemento SVG desiderato; ovviamente la classe può essere diversa da “background” (ci sono vari colori disponibili, basti editare un file SVG di breeze con Kate per scoprirli) come anche currentColor può essere usato sia in fill che nel colore dell’outline.

Iniziamo!

Ok, no, non vi dirò tutti i dettagli di tutti gli SVG. Ci vorrebbero ore.

Fortunatamente, ho già speso varie ore a descrivere molti SVG. Potete vedere qui una playlist di video che descrivono come editare i componenti più importanti di un tema: pannello, applet, highlights, bottoni e così via.

Trovo che sia molto più utile vedere come i file SVG vengono effettivamente creati piuttosto che cercare di spiegarli con del semplice testo: non avrebbe lo stesso effetto.

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