#howto - Utilizzo di NTFS su Ubuntu, Fedora e Arch Linux

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NTFS è il filesystem di Microsoft per sistemi NT, nonché quello predefinito su Windows.

Le principali distribuzioni forniscono il modulo NTFS abilitato di base che permette, però, il montaggio in sola lettura di dischi e partizioni.

Tramite l’impiego di due software è possibile avere un supporto completo, sia in lettura che in scrittura: il primo è NTFS-3G, mentre il secondo, da cui il primo dipende, è FUSE, acronimo di Filesystem in Userspace.

Installazione di FUSE e NTFS-3G

Procediamo quindi con l’installazione di FUSE e NTFS-3G sulle tre principali distribuzioni: Ubuntu, Fedora e Arch Linux.

FUSE è fornito di base nelle distribuzioni di cui andremo a parlare, e non dovrebbe essere quindi necessario installarlo, ma nel caso in cui non fosse presente verrà comunque installato come dipendenza di NTFS-3G.

Vediamo quindi come installare quest’ultimo sulle principali distribuzioni.

Ubuntu

sudo apt install ntfs-3g

Qualora FUSE non dovesse venir installato come dipendenza, possiamo procedere manualmente:

sudo apt install fuse

Fedora

sudo dnf install ntfs-3g

Mentre per l’installazione manuale di FUSE:

sudo dnf install fuse fuse-libs

Arch Linux

sudo pacman -S ntfs-3g

Invece per quanto riguarda FUSE:

sudo pacman -S fuse-common fuse2

Montare partizioni

Montare un disco NTFS è molto semplice. Dobbiamo innanzitutto trovare il nome del nostro disco NTFS utilizzando il comando fdisk -l, il quale mostrerà la lista dei dischi e delle partizioni presenti sul sistema, e dopodichè scegliamo quindi il percorso in cui vogliamo montare uno dei due.

Procediamo quindi con il seguente procedimento mediante uso del comando mount:

sudo mount /dev/sdXX /mnt

Nel caso venisse mostrato un errore che afferma che il filesystem non è riconosciuto, possiamo impartirlo come istruzione mediante opzione -t:

sudo mount -t ntfs-3g /dev/sdXX /mnt

negli esempi qui sopra troviamo:

  • /dev/sdXX ossia la partizione che vogliamo montare
  • /mnt è il percorso in cui vogliamo montarla

Nel caso in cui volessimo montare la partizione per una lettura/scrittura momentanea, possiamo usare la directory /mnt senza alcun problema. È comunque possibile montare la partizione dal Gestore File presente nel sistema, il quale però sfruterà la path /media o /run.

Creare partizioni

Possiamo usare questi strumenti anche per creare nuove partizioni NTFS, questo mediante l’uso del comando mkfs.ntfs:

sudo mkfs.ntfs -Q -L newdisklabel /dev/sdXX

dove:

  • -Q serve per evitare la formattazione lenta
  • -L per fornire una etichetta al disco

Montare in modo automatico

Nel caso in cui fosse necessario montare il disco all’avvio del sistema, possiamo procedere con la modifica del file /etc/fstab, aggiungendo una nuova istruzione:

# disk            directory            filesystem_type            options        dump    pass

/dev/sdXX        /mnt/ntfs_disk        ntfs-3g                    defaults    0        0

Così facendo il nostro disco verrà montato automaticamente in locazione /mnt/ntfs_disk all’avvio del sistema. Ovviamente possiamo cambiare le opzioni per ogni utente/gruppo autorizzato alla scrittura.

Consigli

NTFS-3G, oltre alla lettura e scrittura, ci permette di modificare la partizione, formattarla, espanderla o restringerla. Per fare ciò, possiamo utilizzare un tool grafico come GParted.

Importante tenere a mente che montare dischi NTFS non sempre è una operazione che va a buon fine, e un errore comune è il seguente: Metadata kept in Windows cache, refused to mount.. Per ovviare a questo problema possiamo disabilitare l’avvio rapido, o “Hybrid Boot” su Windows, lanciando semplicemente da Powershell, con permessi di amministratore, il seguente comando:

powercfg /h off

Un altro metodo per risolvere questo problema è aggiungere nel file /etc/fstab dopo defaults, tra le opzioni di montaggio, remove_hiberfile, oppure in comando mount aggiungendo l’argomento -o remove_hiberfile.

A volte può capitare che i nostri dischi cambino nomenclatura. Facendo un breve esempio, può capitare che il disco NTFS si chiami /dev/sda2 e un’altra volta /dev/sdb2. Per ovviare a questo problema possimo usare il PARTUUID il quale è un dato univoco. Digitiamo blkid e una volta identificato il disco, ne copiamo il PARTUUID e sostituiamolo nella sezione _disk_ in /etc/fstab il disco /dev/sdXX con PARTUUID=partuuid_copiato.

Conclusioni

Su Linux abbiamo qundi la possibilità di usare dischi NTFS senza troppe complicazioni. Tra l’altro, FUSE ci fornisce supporto per numerosi altri filesystem come MTP e APFS di cui parleremo in un altra guida.

Per maggiori informazioni, non esitate a fare domande sul nostro gruppo Telegram.

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