#howto - Installazione di Django sulle principali distribuzioni Linux
Django è un web framework open-source scritto in Python con alcuni semplici principi alla base, come la scalabilità, la ri-usabilità e lo sviluppo rapido.
In questa guida vedremo come installare Django sul nostro computer o server utilizzando anche virtualenv
.
Prerequisiti
Per poter installare Django è prima necessario avere installato Python 3 ed una versione stabile ed aggiornata di pip
, il gestore pacchetti per PyPi, la repository di Python.
Nonostante Python3 sia ormai preinstallato in molte distribuzioni, possiamo procedere col nostro gestore pacchetti nel caso non fosse appunto installato.
Ubuntu, Debian e derivate
Procediamo tramie apt:
apt install python3
Fedora, CentOS/RHEL 8
Da Centos/RHEL 8, si usa dnf come per Fedora:
dnf install python3
per Centos/RHEL 7 yum:
yum install python3
Arch Linux
Qui troviamo invece pacman:
pacman -Syu python
In tutte le distribuzioni possiamo verificare che sia andato tutto per il verso giusto, controllandone la versione con l’opzione -V:
python3 -V
Procediamo con pip
(già incluso su Fedora e derivate con il precedente comando), quindi per Ubuntu, Debian e derivate:
apt install python3-pip
mentre su Arch Linux:
pacman -Syu python-pip
e verifichiamo come fatto precedentemente:
pip3 -V
Installazione di virtualenv
virtualenv
è uno strumento che permette di creare ambienti virtuali dove è possibile installare ed eseguire pacchetti isolati dal sistema, ottima procedura che ci evita molti conflitti di dipendenze.
Per installare virtualenv
utilizzeremo pip3, come mostrato nel comando qui sotto:
pip3 install virtualenv
E verifichiamo che virtualenv
si sia installato correttamente:
virtualenv --version
L’output dovrebbe essere simile al seguente:
virtualenv 20.0.20 from /home/alessandro/.local/lib/python3.8/site-packages/virtualenv/__init__.py
Installazione di Django
Per installare Django ci sono tre modi: utilizzare il virtualenv
, modalità che sfrutteremo in questa guida, compilare il codice sorgente ufficiale o effettuare il download tramite pip
globalmente.
Di seguito, vediamo come installare Django utilizzando virtualenv
.
Creiamo prima una cartella nella locazione che preferiamo:
mkdir django-app
cd django app
e creiamo il nostro ambiente virtuale in questo modo:
virtualenv env
A questo punto, attiviamolo eseguendo il comando presente nella cartella env/bin:
. env/bin/activate
Per verificare che il nostro venv sia attivo, dobbiamo trovare la scritta (env)
davanti al nostro nome utente sul terminale, come in questo modo:
(env) [email protected]:$
Ora, installiamo Django con pip
:
pip install django
e per verificare che l’installazione sia andata a buon termine controlliamo la versione del software:
django-admin --version
L’output dovrebbe essere simile al seguente:
3.0.7
Configurazione e avvio del sito
In questa fase creeremo un’applicazione utilizzando django-admin
, un comando dedito alla configurazione e alla gestione di un progetto di Django. Con startproject
è possibile creare un progetto.
Mentre ci troviamo nella cartella indicata in precedenza, eseguiamo il seguente comando:
django-admin startproject nomesito
Il parametro “nomesito” può essere rimpiazzato con qualsiasi nome si voglia dare al proprio progetto.
Entriamo nella cartella generata e controlliamo i file presenti:
cd nomesito
ls
L’output dovrebbe essere simile al seguente:
manage.py nomesito
Qui troviamo un file chiamato manage.py
che, semplicemente, ha il compito di cercare le impostazioni del progetto e controllare se Django è presente nel proprio ambiente di svluppo. Nella cartella nomesito, invece, troveremo altri quattro file:
-
__init.py__
è il file di inizializzazione del progetto di Python -
settings.py
descrive la configurazione della propria installazione di Django -
urls.py
indica i percorsi visitabili via URL -
wsgi.py
contiene la configurazione di WSGI, acronimo di Web Server Gateway Interface. Questo programma viene utilizzato da Python per avviare il web server e le applicazioni
A questo punto possiamo avviare il server e visualizzare il sito sul nostro browser. Per fare ciò, però, dovremo prima inserire il nostro IP (locale o pubblico) in una whitelist presente nel file settings.py
.
Rechiamoci nella sottocartella nomesito
(nel caso in cui fossimo ancora nella prima) e modifichiamo il file con il proprio editor preferito (utilizzeremo nano
):
nano settings.py
Al parametro ALLOWED_HOSTS inseriamo l’IP:
ALLOWED_HOSTS = ['nostroIP']
e chiudiamo e salviamo il file.
Una volta fatto ciò, avviamo il server con manage.py
, il parametro runserver
e l’IP del nostro server (inclusa la porta):
python manage.py runserver nostroIP:porta
Se tutto è andato a buon fine, dovremmo trovarci davanti, caricando l’URL con il nostro IP e la porta specificata, ad un benvenuto da parte di Django.
Una volta provato, usciamo da Django con CTRL+C e disattiviamo il virtualenv con il seguente comando:
deactivate
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