#howto - Creare un sito statico con Jekyll e le Github pages

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Questa è una guida in due parti in cui, dopo aver presentato il generatore di siti statici Jekyll, verrà illustrato come utilizzarlo combinato alle github pages per avere in modo completamente gratuito un sito personale (sia esso un blog, una landing page o un portfolio)

Cos’é Jekyll:

Jekyll è un generatore di siti statici, ovvero siti composti unicamente da codice HTML/CSS/JS che vengono presentati a qualunque richiesta di qualunque utente nel medesimo modo (non hanno quindi le caratteristiche dei più moderni siti dinamici, come form di login, accessi a database et similia); si tratta di siti dalle funzionalità basilari, ma eccezionali come blog, portfolio, pagine di documentazione o landing pages.

Jekyll ci aiuta nella generazione di questo genere di conenuti, rendendo estremamente semplice la stesura di una pagina o un post di un blog (di fatto semplice testo markdown) e la gestione generale del tutto.

Per rendersi conto delle potenzialità di Jekyll é sufficiente recarsi sul sito, sotto la voce “showcase” per vedere come compagnie del calibro di Spofify e IBM ne facciano uso.

Installazione e primo progetto

Per utilizzare Jekyll avremo bisogno dei seguenti elementi:

  • Ruby: v 2.4.0, verificabile con il comando ruby -v, qui la pagina per l’installazione
  • RubyGems: necessario in quanto Jekyll è una gemma, paragonabile ai moduli pip di python. Si può verificarne la presenza con gem -v. Qui per l’installazione
  • Gcc e Make: verificabili attraverso gcc -v e make -v
  • Bundler: non necessario, ma fortemente consigliato per l’installazione e la gestione coerente di gemme e relative versioni, installabile con il comando gem install bundler

Ora che siamo pronti per avviare un progetto, digitiamo il comando

jekyll new nomesito

per creare una nuova directory dal nome nomesito, che conterrà il set di default di gemme necessarie a Jekyll per costruire il contenuto del sito e la struttura di cartelle nella forma di un progetto Jekyll

??? _config.yml             // file YML di configurazione del sito
|
??? 404.html                // pagina 404 di default
|
??? about.md                // pagina descrittiva di default
|
??? gemfile                 // file conenente l'elenco delle gemme necessarie
|  
??? index.html              // pagina iniziale di default
| 
??? _posts                  // cartella contenente tutti i post, file in formato .md
|     |
|     ??? yyyy-mm-dd-welcome-to-jekyll.md // esempio di post, di default è un benvenuto in jekyll
|
??? _site                   // directory contenente l'effettivo sito generato
.

Generato la struttura base del sito è già possibile vederlo in esecuzione; sarà sufficiente recarsi nella directory nomesito e digitare il comando

bundler install

per installare le gemme necessarie e successivamente

bundler exec jekyll serve

per generare il sito e le relative pagine. Sarà quindi sufficiente recarsi all’indirizzo 127.0.0.1:4000 da qualuque browser per vedere qualcosa di simile a questo:

Personalizzare il proprio sito:

Per personalizzare il proprio sito vi sono due strade:

  • Utilizzare un template personale: sicuramente la strada più originale, richiede tuttavia conoscenze di web design e sviluppo web. Jekyll permette infatti di importare ed utilizzare file html/css personali. Nel caso dei file html, essi andranno in una nuova directory _layouts e dovranno essere formati da un default.html, attorno dal quale poi gli altri layout dovranno ereditare. Per quanto riguarda i css invece si troveranno all’interno di una cartella assets insieme ad eventuali script Js, immagini ausiliarie e simili. Qui la wiki dettagliata di Jekyll.

  • Utilizzare un tema esistente: la strada piú immediata (e comoda) è l’utilizzo di uno dei temi già disponibili. La community é infatti estremamente attiva ed esistono diversi siti che raccolgono temi e template. Qui potete trovarne una raccolta ben fornita.
    Da qui possiamo partire con una base già fatta e personalizzare il tema che più ci piace, magari migliorandolo secondo le nostre necessitá. Personalmente, ad esempio, per la mia landing page utilizzo kasper.
    Per percorrere questa strada dobbiamo semplicemente clonare il tema di nostro interesse e seguire le istruzioni presenti nel readme.md per personalizzarlo (solitamente si tratta di modificare il file _config.yml e personalizzare i post); da qui possiamo partire modificandone gli assets per renderlo più nostro. Per vedere le modifiche basterà eseguire il solito comando bundler exec jekyll serve e recarsi all’indirizzo 127.0.0.1:4000.

Aggiungere un post

Ogni qualvolta volessimo aggiungere un post al nostro blog non dovremo far altro che recarci all’interno della cartella _posts e aggiungere il file in formato markdown del post.
Questi dovrà semplicemente contenere un’intestazione nel seguente formato ( “---” compresi) per comunicare a Jekyll informazioni relative al post

---
layout: nomelayout      // comunica a jekyll quale layout utilizzare
title: titolo           // titolo del post
date: yyyy-mm-dd-hh     // data di pubblicazione
---

Fatto ciò sarà sufficiente digitare il comando bundler exec jekyll serve e recarci al solito indirizzo per vedere il risultato finale.

Conclusione

Concludendo, jekyll è una risorsa comodissima per chiunque voglia avere un proprio sito web statico, blog o portfolio online senza dover progettare da zero un sito. Nella prossima parte vedremo come utilizzare github come hosting gratuito, attraverso le Pages .

Per qualsiasi dubbio non esitate a contattarci sul nostro gruppo telegram

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