SalentOS - Intervista a Gabriele Martina, fondatore e team leader del progetto.

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Di salentOS abbiamo già parlato, é una distro Linux italiana che veine sviluppata dal 2011 che unisce la stabilità di Debian con la semplicità e la facilità d’uso di OpenBox WM che grazie alle personalizzazioni del team offre una esperienza desktop completa.Da poco è disponibile la versione stabile 2.0 Neriton, la distro è una out of the box che garantisce stabilità e cura nei dettagli, ideale per configurazioni hardware poco performanti ma anche per chi ama ambienti minimali.Quanto segue è un’intervista a Gabriele Martina, founder e leader del progetto.<h3>Raccontaci come nasce il progetto</h3>Si è trattato di una casualità. Io ero solito installare Ubuntu da .iso minimale, la cosiddetta netinstall, e poi installare software che soddisfaceva le mie esigenze (Openbox era uno di questi). Per non ripetere ogni volta tutti i procedimenti manualmente creai la .iso del sistema completo per me. Poi, sotto consiglio di qualche amico che aveva provato il sistema, decisi di metterla online. SalentOS è diventata una vera e propria distribuzione col passare del tempo. La prima release era basata su Ubuntu 11.04.<h3>Una breve presentazione del Team</h3>Il team è composto da 5 persone più il sottoscritto.<ul> <li>Rosario (rciotola) è il collaboratore più anziano in ordine di tempo. Si occupa di scripting e programmazione e cura il blog di SalentOS.</li> <li>Antonino (Ken) è stato il secondo ad unirsi al team; anche lui si occupa di scripting.</li> <li>Gianfranco (GianNickname) è uno degli ultimi arrivati e cura prettamente la piattaforma forum in quanto moderatore globale e gestore della community.</li> <li>Nicolò (SerNico) da una mano per la costruzione della wiki.</li> <li>Luigi (Lanto) si dedica a scripting e programmazione.</li> <li>Gabriele Letizia (Lglab – Facebook) è il fotografo ufficiale e quindi cura la parte grafica e visiva, insieme a Roberto (Bobol) che si occupa della parte grafica di plymouth ma anche di altri aspetti sempre grafici.</li> <li>Poi ci sono io che mi occupo in generale della gestione e del mantenimento del progetto: compilazione delle .iso, scripting, upload etc.</li></ul><h3>Gli obiettivi a breve e lungo termine?</h3>Uno degli obiettivi fondamentali per noi è quello di rendere il sistema sempre più fruibile e amichevole nei confronti dell’utenza meno esperta senza, però, snaturarne le caratteritische. Mi spiego meglio. Siccome parliamo di un sistema operativo che sfrutta Openbox nella sua interezza, quindi non proprio un DE ma bensi un gestore delle finestre, l’utente alle prime armi con GNU/Linux potrebbe incontrare qualche difficoltà nella configurazione e nella gestione. Noi lavoriamo affinchè il sistema sia sì meglio gestibile da parte di questa utenza, ma che sia anche snello e minimale per l’utente che, invece, cerca appositamente Openbox per le sue caratteristiche. Sostanzialmente l’obiettivo resta questo: ricercare il giusto equilibrio tra “purezza” (passatemi il termine) e usabilità. Uno degli obiettivi fondamentali che invece abbiamo raggiunto è stato quello di migrare tutto l’apparato sistemico di SalentOS verso Debian.<h3>Raccontaci la distribuzione, anche qualche chicca tecnica.</h3>SalentOS, in realtà, è un sistema operativo molto stabile (Debian ne è la garanzia) e quindi adatto a diversi usi. Lato tecnico il team ha molta libertà di movimento. Ad esempio Antonino, che si occupa di scripting insieme a Rosario, si svegliano al mattino che già hanno realizzato l’idea che avevano in mente e la sottopongono all’attenzione, cominciano a partire video dimostrativi interni sul lavoro che hanno preparato e via; si decide e si cerca poi di ottimizzare il lavoro. Sono nati così Styler e Yanima, i nostri due tool di gestione più importanti in SalentOS. Diciamo che a me poi tocca il compito di Ockham e cioè organizzare meglio le idee e “rasare” via il superfluo.<h3>Parlaci di Styler e Yamina</h3>Styler e Yanima sono due tools di gestione introdotti in SalentOS “Luppìu” e si occupano rispettivamente di<ol> <li>manipolare l’aspetto grafico ed alcuni elementi principali del Desktop di SalentOS quali il pannello tint2 e la dockbar (anche essa tint2),</li> <li>gestire l’applicazione e la rotazione automatica degli sfondi.</li></ol>Si tratta di due gestori semplici nei loro concetti ma , a nostro avviso, potenti e che facilitano molto la gestione di Openbox all’interno di SalentOS. Potrei definirli anche “unici” nel loro genere su sistemi che adottano Openbox.Le funzioni di entrambi vengono gestite graficamente e permettono all’utente di effettuare modifiche ai pannelli piuttosto che ai temi gtk, piuttosto che ancora agli sfondi, che dovrebbero essere invece fatte in modalità testuale, ossia andando a cercare il file di configurazione da modificare manualmente con un editor di testo.Si inseriscono nell’ottica a cui facevo riferimento prima, rendere più semplice l’utilizzo e la modifica di un sistema operativo che adotta Openbox ma senza snaturarne la vera natura o, come piace dire a me, la sua “purezza”.<h3>Perche avete scelto Openbox e Debian?</h3>E’ una cosa che ho dichiarato più volte: Openbox garantisce leggerezza ed eleganza allo stesso tempo. Debian invece era già una scelta che da tempo stavo covando fino a quando poi ho preso la decisione di fare la migrazione da Ubuntu. Ecco, diciamo che Ubuntu non mi piaceva più, cominciava ad essere un sistema molto… arzigogolato (si può dire?) e strapieno di roba che poi, alla fine, a mio avviso, non serviva poi così tanto. Debian invece è essenziale ma completo, soprattutto stabile. Permette, con i sui rilasci ben distanziati, un lavoro migliore per gli sviluppatori di derivate che, quindi, hanno più tempo per lavorare come si deve al proprio sistema e quindi rilasciare con un maggiore standard qualitativo.<h3>Qualche anticipazione sul futuro?</h3>Siamo abituati a vivere alla giornata. SalentOS è un progetto che sostanzialmente ci diverte, ci impegna il giusto tempo, ci tiene uniti, ci permette di mettere in luce la nostra anima da NERD e ci da soddisfazione. Ricordo che è completamente gratuito e distribuibile, mantenuto soltanto con la passione per il mondo GNU/Linux che ci contraddistingue. Diciamo che contiamo di lavorarci ancora a lungo!L’intervista finisce qui, vi lascio i link per la distribuzione, provatela!Home Page | http://salentos.it/

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